domenica 14 febbraio 2016

RISOTTO AL MIELE DI LIMONE E BOTTARGA CON FIORE DI GAMBERI E BROCCOLI CROCCANTI


Una delle sfide più difficili ed appassionanti quella che ci propongono gli ultimi vincitori dell’Mtchallenge, Michael ed Eleonora del blog Burro e Miele. E non mi sarei aspettata nulla di diverso, se posso aver capito qualcosa in più di loro dalla splendida ricetta con cui hanno vinto lo scorso mese e dalle bellissime storie che ci hanno raccontato.
Una sfida, dolce o salata, che abbia come ingrediente principale il miele. Davvero molto difficile, soprattutto se si vuole ideare un piatto salato. Perché è facile sbagliare, bisogna giocare molto sull’equilibrio, trovare dei contrasti forti ma piacevoli al palato. E poi, bisogna fare attenzione a valorizzare il miele, a far sì che non “ammazzi” il piatto ma che allo stesso tempo si senta, con quel suo sapore così unico.
Non finirò mai di dire che con l’Mtchallenge si impara tantissimo e non solo di cucina. Tanti piatti non mi sarei mai azzardata a pensarli e a prepararli, se non fossi stata ispirata da chi li ha proposti. Se questo è sempre vero, questa volta lo è ancora di più.



RISOTTO AL MIELE DI LIMONE E BOTTARGA CON FIORE DI GAMBERI E BROCCOLI CROCCANTI


Ingredienti per quattro persone
320 g di riso carnaroli
80 g di miele di limone
40 g di bottarga di muggine
1 cipollotto rosso
1 bicchiere di Spumante brut
brodo vegetale preparato con sedano, carota e cipolla
16 code di gambero
4 cimette di broccolo
il succo di un limone
olio
sale
pepe bianco di mulinello

Pulite e sgusciate le code di gambero e mettetele a marinare nel succo di limone. Nel frattempo pulite e tagliate in due le cimette di broccolo e fatele cuocere a fuoco dolce in una padella con un po’ d’olio per circa 5 minuti, devono essere cotte ma rimanere croccanti. Salatele, mettetele da parte tenendole al caldo. Nella stessa padella fate saltare brevemente, per un paio di minuti, le code di gambero. Salatele e mettetele da parte insieme alle cime di broccolo.
Tritate finemente il cipollotto rosso e fatelo appassire con un po' d'olio a fuoco dolce nella pentola in cui cuocerete il risotto. Aggiungete il riso, fatelo tostare per un paio di minuti fino a che diventerà traslucido ed emetterà un leggero sfrigolio. Sfumate con lo Spumante, fatelo evaporare del tutto e poi cominciate ad aggiungere poco brodo bollente alla volta, aspettando che si sia consumato il brodo versato prima di aggiungerne dell’altro, mescolando il risotto.
Quando il risotto sarà quasi cotto, aggiustate di sale e aggiungete il miele. Spegnete il fuoco, aggiungete la bottarga di muggine grattugiata, mantecate il risotto e fatelo riposare coperto per qualche minuto.
 


Adagiate il risotto nei piatti, aggiungete una spolverata di pepe bianco a piacere, disponete in superficie i broccoli e i gamberi e servite.

Con questa ricetta partecipo all'MTC n. 54, il miele di Michael ed Eleonora.



martedì 9 febbraio 2016

TORTA AL FARRO CON CONFETTURA DI PRUGNE





Deresponsabilizzazione. Parola molto lunga che indica un comportamento amato dalla stragrande maggioranza delle persone.
Non assumersi responsabilità davanti agli altri, né delle proprie azioni, né delle proprie parole, né delle proprie idee, agire come se fosse sempre il prossimo a doverci qualcosa, precostituirsi costantemente le prove per potersi discolpare da qualsiasi critica che possa esserci mossa.
Dire tutto e il contrario di tutto, a seconda del proprio tornaconto. Parlare e ritrattare le proprie parole perché prima convenienti e ora sconvenienti. Cambiare bandiera a seconda di quello che è per noi vantaggioso. Non metterci mai la faccia, non osare, non parlare, non essere sinceri, vivere nell’omertà, il tutto pur di non scuotere mai se stessi e gli altri. Mandare avanti sempre il prossimo, sperando che con la sua lotta possa ottenere diritti anche per noi. Evitare la polemica, non quella fine a se stessa, ma quella indispensabile per confrontarsi con chi la pensa diversamente.
Treccani alla parola deresponsabilizzazione: “comportamento diffuso nella società contemporanea che porta a evitare l’assunzione di responsabilità e a tutelare solo la propria convenienza e il proprio interesse come se fossero un diritto, senza tener conto di un bene collettivo. Si vanno perdendo i punti di riferimento, il senso della storia e del passato, in una società dove ognuno rivendica solo i propri diritti dimenticando i doveri che il vivere sociale prevede, in una sorta di totale irresponsabilità. Si propugna un modello di interesse individuale rispetto a quello collettivo, un predominio del presente piuttosto che una preoccupazione del futuro, uno smarrimento di valori che vadano al di là dell’appagamento degli interessi individuali. Quel che sembra avere importanza è la tutela di sé e dei privilegi raggiunti, non importa con quali mezzi, né se a scapito della comunità, della crescita sociale e di un bene condiviso.” 

Mi faccio una torta và, che è meglio.
E me la faccio al farro, con poco burro (o anche niente) e poi ci metto la confettura di prugne fatta in casa.
Veloce tanto quanto il tempo che ci vuole finché il forno si riscaldi, morbida e buona, adatta per la colazione o per il tè pomeridiano.

P.S. Sembrerà incredibile ma questo post aspettava pronto già da cinque giorni...

TORTA AL FARRO CON CONFETTURA DI PRUGNE

Ingredienti per uno stampo del diametro 24 cm

200 g di farina di farro
75 g di zucchero di canna
100 ml di latte
85 g di burro oppure 40 g di olio di semi
1 uovo
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito per dolci
confettura di prugne (o altro) a piacere

Preriscaldate il forno a 180° C.
In una ciotola mescolate la farina con il lievito, lo zucchero e il sale. In un’altra ciotola sbattete leggermente l’uovo con il latte e il burro fuso (o l’olio). Unite i due composti senza mescolarli troppo, non è necessario che l’impasto sia perfettamente liscio. Versate l’impasto in una tortiera precedentemente unta. Adagiate la confettura sulla superficie dell’impasto e infornate per circa 30/40 minuti.